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Se avete acquistato un divano in tessuto, prima o poi potreste avere l’esigenza di sfoderarlo per lavarlo.
È importante ricordare, che per la complessità costruttiva di alcuni divani, non sempre quest’operazione si rivela facile da eseguire; per cui la prima indicazione sarebbe quella di adottare delle regole di pulizia ordinarie per ridurre al minimo la necessità del lavaggio.
Se hai scelto un pratico tessuto antimacchia come le nostre collezioni EMI o EVIA, puoi rimuovere le macchie con estrema facilità. Anche una delicata spazzolatura lungo il verso del pelo del tessuto, un leggero passaggio di aspirapolvere, il riassetto dei cuscini, possono posticipare il momento del lavaggio.
Quando anche queste piccole accortezze non sono più sufficienti, allora è arrivato il momento di imparare come si sfodera un divano.
Sfoderare tutto il divano (struttura compresa) è un’operazione che richiede circa mezz’ora di tempo. Dato che ogni modello può avere delle particolarità costruttive che modificano alcuni passaggi, in questo articolo cercheremo di spiegare la procedura generale da seguire per la maggior parte dei divani Doimo Salotti. Qual ora tu ne avessi bisogno, il nostro servizio clienti è a tua disposizione per rispondere a domande o dubbi.
Il primo passo è togliere i cuscini della seduta e dello schienale. In alcuni divani i cuscini sono liberi, in altri invece sono agganciati alla struttura attraverso cerniere o velcro. Per toglierli apri la cerniera o stacca il velcro. (fig.1)
Sul retro del cuscino troverai la cerniera per togliere la fodera. La maggioranza dei nostri cuscini hanno una chiusura detta a “U” che facilita l’estrazione dell’imbottitura del divano. In alcuni modelli invece troverai una cerniera lineare. (fig.2)
Una volta rimossi cuscini adesso avrai davanti a te la struttura del divano. Se il tuo divano è componibile, dividi i pezzi che lo compongono. Ad esempio, un elemento lineare è agganciato a un angolo o a una penisola attraverso dei supporti di metallo presenti o di lato o sotto il divano. (fig.3) Scomposti tutti i pezzi, se il modello lo consente, rimuovi anche il bracciolo del divano.
Quando i braccioli sono separabili, sono attaccati alla struttura principale in due modi: o con un innesto detto a baionetta o con un aggancio sotto la base del divano simile a una vite (volantino).
Nel primo caso per staccare il bracciolo tira verso l’alto, nel secondo caso prima bisogna svitare il volantino da sotto e poi estrarre il bracciolo dalla sede tirando verso l’alto. In entrambi i casi non sforzare tirando dal tessuto ma dalla base del bracciolo. (fig.4)
Nell’ultimo passaggio rimuoverai tutto il rivestimento dalla struttura del divano. Il tessuto è attaccato alla tela bianca che riveste la struttura attraverso il velcro, per cui è facile toglierlo. Se il tuo divano è componibile e con braccioli staccabili l’operazione è più semplice rispetto a divani con strutture fisse. In entrambi i casi inizia dal basso tirando verso l’alto e piegando il velcro verso l’esterno. (fig.5)
l velcro è un adesivo che tende ad attaccarsi al tessuto e potrebbe tirare i fili del rivestimento. Quando stai sfoderando la struttura del divano tieni a portata di mano la fettuccia contro velcro. In questo modo tutte le fasi di svestizione e vestizione del divano saranno più facili. (fig.6)
I divani della collezione Sartoria ne sono già dotati al momento della consegna. Negli altri casi puoi reperirla facilmente in merceria. Si tratta di una fettuccia di tessuto leggero che attaccandosi al velcro lo isola impedendo che durante il lavaggio si attacchi al tessuto.
Ti ricordiamo di guardare sempre le istruzioni di lavaggio del tessuto e di rispettarle scrupolosamente. È importante affidarsi a una lavanderia seria anche per il lavaggio a secco quando previsto.
Sbagliando il lavaggio potresti restringere il tessuto rendendo difficoltoso, se non impossibile rifoderare il divano. È sempre meglio lavare i tessuti a rovescio e mai utilizzare l’asciugatrice. Alcuni tessuti possono essere anche stirati altri no. Verifica sempre i simbolo di lavaggio che trovi nelle schede tecniche allegate al divano nel momento della consegna.
Se hai un divano componibile o con i braccioli movibili sei facilitato. Nel caso la struttura sia più compatta procedi iniziando dall’alto verso il basso. È importante iniziare partendo bene dagli angoli di punta, per poi scendere lentamente verso la parte bassa del divano.
Quando tutte le cuciture alte e laterali calzano bene con l’angolo di origine, puoi svoltare il rivestimento nella parte sotto il divano, e staccare la fettuccia contro veltro per fissare definitivamente il tessuto.
Per attaccare i braccioli procedi in modo inverso di quando li hai smontati. Lo stesso vale per i cuscini di seduta e schienale.
Per rivestire i cuscini piega leggermente l’imbottitura, così faciliti l’ingresso della fodera. Gli angoli dei cuscini vanno fatti combaciare con le cuciture del tessuto. Prima di chiudere la fodera entra con la mano tra l’imbottitura e il tessuto e cerca di stenderla il più possibile verso gli angoli.
Presta attenzione nel chiudere le cerniere, non dovrai incastrare l’imbottitura.
Il nabuk è una lavorazione pregiata della vera pelle. Vogliamo sottolineare questa affermazione perché in commercio esistono diversi materiali che simulano l’effetto del nabuk, ma sono tessuti o materiali tecnici e non Vera Pelle, con notevoli differenze quindi anche sul prezzo finale del manufatto.
Il pregio del nabuk è dato principalmente dalla lavorazione che subisce la pelle bovina: viene utilizzata solo la parte più pregiata della pelle con uno spessore di circa 1,3/1,5 mm. Le pelli sono tinte in botte alla pura anilina e poi lavorate a mano, effettuando una leggera smerigliatura sulla superficie della stessa pelle. Questa lavorazione evidenzia l’effetto velluto e quel leggero strato di morbido pelo tipico del nabuk. L’effetto estetico finale è magnifico e le pelli in nabuk rivestono elegantemente i divani, evidenziandone le forme. Nel campionario Doimo Salotti proponiamo tre diverse cartelle colori di pelle Nabuk:
Rachele, Renee, Ulissa
La pelle Ulissa è puro nabuk senza nessuna rifinizione in superficie. Le pelli Rachele e Renee subiscono invece un leggero trattamento superficiale con cera e un prefondo all’anilina e il trattamento 3M Scotchgard™ che conferisce alla pelle una maggiore protezione dalle macchie d’acqua e a base oleosa. E’ proprio la naturalezza e il tipo di lavorazione del nabuk che lo rende esteticamente affascinante e pregiato, ma anche particolarmente delicato.
La pelle Unica ha una particolare lavorazione e trattamento delle pelli che la rendono IDROREPELLENTE e SMACCHIABILIE e particolarmente resistente alla luce ed all’usura. Al tatto si presenta piacevolmente morbida e setosa, caratterizzata da una grana fine naturale, mano pesca e scrivente.
Il divano in nabuk è delicato, e proprio perché la superficie presenta questa finitura “smerigliata effetto velluto”, teme tutte le macchie di acqua e grasso.
Per mantenere sempre bello un divano in nabuk bisogna avere particolare attenzione sia nel suo utilizzo sia nell’eventuale pulizia. Tra le regole per un normale utilizzo ricordiamo le più importanti quali:
Non esporre mai il divano in nabuk alla luce diretta del sole o fonti di calore, incluse anche le lampadine alogene.
Evitare lo sfregamento della superficie con tessuti che possono cedere colori, quali i jeans.
Anche il semplice inchiostro di un quotidiano, se lasciato a contatto con la pelle nabuk, può macchiare.
L’effetto velluto, per essere mantenuto nel tempo, non va coperto con oli o detergenti di alcuna natura.
Come accennato prima, alcune pelli in nabuk sono rifinite con un trattamento in superficie chiamato 3M Scotchgard che se pur dal lato estetico tende a rendere la pelle più uniforme e leggermente meno vellutata, dall’altro garantisce una maggiore protezione contro i nemici numero uno del nabuk, cioè le macchie acquose e oleose. Va ricordato però che tale protezione non è assoluta come può essere ad esempio per un tessuto antimacchia, per cui le attenzioni sul corretto utilizzo e la manutenzione non devono diminuire.
Scopri come pulire il divano in pelle
Utilizzare un panno morbido o delle apposite spazzole per rimuovere la polvere.
Non tamponare mai schiacciando la macchia, otterrete l’effetto contrario facendola penetrare ancora di più.
Non utilizzare detergenti comuni ma appositi prodotti per la pulizia della pelle scamosciata.
Doimo Salotti consegna assieme a ogni divano il nabuk il CARE KIT, ovvero una scatola che contiene due prodotti specifici e un panno morbido in microfibra. Il Nabuk Cleanerserve per pulire con gentilezza ed efficacia, preservando l’effetto vellutato delle pelli Nabuk, mentre il Nabuk Protector, serve per proteggere dalle macchie a base di acqua, olio o alcool e va usato regolarmente sei-/dodici volte all’anno.